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Arbusti, Cespugli, Rampicanti e Palme

Contrariamente agli alberi, non è facile classificare una massa così eterogenea di arbusti, che hanno portamenti, forme e velocità di crescita molto diversi uno dall’altro. Si va dal Buxus pumila nana che impiega anni per formare una palla di 20-30 cm alla specie arborea allevata a cespuglio, come la Lagerstroemia, che nello stesso tempo supera il metro di altezza.

Tuttavia, in base alle diverse esigenze colturali, si possono distinguere le seguenti categorie: una per gli arbusti nani che crescono molto lentamente, una per quelli a portamento strisciante ed un’altra per i rampicanti. Tutto il resto ricade nella grande e generica categoria degli arbusti a portamento cespuglioso.

ARBUSTI NANI O COMPATTI

Comprendono quegli arbusti ad accrescimento più o meno lento, costituiti da diversi assi vegetativi, che partono direttamente dal colletto o dall’apparato radicale con portamento assurgente, ma di sviluppo assai ridotto, tale da costituire una forma più o meno globosa, bassa, fitta e raccolta.

Generalmente non hanno bisogno di sostegni, tuttavia in certi casi, per guidare i la vegetazione verso l’alto e conferire un forma colonnare, ad esempio al Bosso, si possono usare delle piccole canne.

La potatura viene effettuata una volta o due all’anno.

Per queste piante, come per la maggior parte degli arbusti, serve a favorire l’accestimento e ad infoltire la vegetazione. Si eliminano inoltre tutte le ramificazioni irregolari che escono dal volume della chioma.

Un discorso a parte meritano invece le forme caratteristiche che vengono conferite ad alcuni di questi arbusti, i quali si prestano particolarmente per l’arte topiaria, come il Ligustro ed il Bosso.

Prima si procede alla costituzione dello scheletro intrecciando i rami, aiutandosi anche con dei fili di ferro. In seguito si provvede alla modellazione della superficie con degli interventi di potatura molto frequenti e precisi. In questo modo le chiome degli arbusti assumono delle forme che vanno da quelle geometriche agli animali, dagli oggetti comuni alle forme più fantasiose.

Queste forme possono essere ottenute a terra, oppure, più spesso, vengono realizzate con un’arbusto innestato in testa su un fusto ad alberetto di varia altezza (dai 50 cm al metro ai 150 cm massimo). La loro realizzazione richiede naturalmente una notevole esperienza.

Tra le essenze più caratteristiche di questa categoria di arbusti ornamentali possono essere menzionate:

Berberis buxifolia ‘Nana’ Berberidaceae

Berberis thunbergii ‘Atropurpurea Nana’ Berberidaceae

Buxus macrophylla ‘Rotundifolia’ Buxaceae

Buxus pumila nana (sempervirens ‘Suffruticosa’) Buxaceae

Buxus sempervirens Buxaceae

Caryopteris x clandonensis Verbenaceae

Erica carnea Ericaceae

Hebe (Veronica) spp. Scrophulariaceae

Ligustrum ionandrum (delavayanum) Oleaceae

Lonicera (Chamaecerasus) nitida Caprifoliaceae

Potentilla fruticosa Rosaceae

Punica granatum ‘Nana’ Punicaceae


ARBUSTI PROSTRATI O STRISCIANTI

Questi arbusti sono caratterizzati dalla vegetazione che cresce orizzontalmente, strisciando sul terreno, e sviluppano la chioma principalmente in larghezza invece che in altezza. In molti casi hanno la facoltà di emettere radici nel punto dove le ramificazioni si appoggiano al terreno. Vengono utilizzati come tappezzanti per ricoprire pendii o scarpate e per giardini rocciosi.

Essendo striscianti, non necessitano di alcun sostegno.

La potatura viene effettuata una volte o due all’anno.

Anche in questo caso la potatura deve favorire l’accestimento dell’arbusto ed infittire la vegetazione affinché la copertura del terreno sia più completa ed uniforme possibile. Si accorciano pertanto i rami, per favorire lo sviluppo di ramificazioni secondarie ben distribuite e lo sviluppo di una chioma larga e schiacciata, più o meno disassata rispetto al colletto, secondo la specie.

Gli arbusti più caratteristici di questa categoria sono soprattutto Cotoneaster, ma abbiamo anche delle piante rampicanti, come l’Edera, che vengono allevate senza tutori, per essere utilizzate come tappezzanti:

Ceanothus thyrsiflorus repens Rhamnaceae

Cotoneaster dammeri Rosaceae

Cotoneaster dammeri radicans Rosaceae

Cotoneaster horizontalis Rosaceae

Cotoneaster microphyllus Rosaceae

Hedera helix Araliaceae

Hypericum calycinum Guttiferae

Lonicera (Chamaecerasus) pileata Caprifoliaceae

Potentilla arbuscula Rosaceae


ARBUSTI RAMPICANTI

Questa tipologia di arbusti è caratterizzata dalla vegetazione lianosa o sarmentosa che si sviluppa arrampicando uno o più fusti su dei tutori, indispensabili per il loro sostentamento. Vengono utilizzati per ricoprire pareti, muri di cinta, pergolati, spalliere e ogni altra superficie.

Anche in questo caso, come per le tappezzanti, il ciclo colturale è molto breve poiché generalmente sono piante a crescita rapida, ed inoltre vengono richieste abbastanza giovani per svilupparsi sul luogo di messa a dimora.

Per queste piante il sostegno è fondamentale. Generalmente vengono utilizzate delle canne attorno alle quali arrampicare i fusti. Queste canne poi sono legate ad un filo che le mantiene diritte.

Più recentemente, per alcune produzioni con una vegetazione non troppo pesante, possono essere utilizzati anche dei fili di materiale plastico che si legano al colletto del rampicante e poi al filo di sostegno del filare.

La potatura viene effettuata una volta o due all’anno. Per questo tipo di arbusti la potatura assume una importanza particolare. Infatti quando si imposta la pianta, da piccola, se non si cima adeguatamente per farla accestire, si rischia di ottenere un rampicante con un solo fusto spoglio alla base per qualche decina di centimetri.

Invece, una pianta di qualità, deve avere almeno tre o più fusti che partono dal colletto, ben ramificati dalla base. Successivamente la potatura ha il solo scopo di far irrobustire i fusti principali e le altre ramificazioni secondarie.

Inoltre è necessario provvedere periodicamente a tirare su e legare la vegetazione attorno ai tutori, cosa che deve essere fatta almeno 2-3 volte durante la stagione vegetativa. Questo anche per evitare che le ramificazioni si intreccino e si arrampichino sul tutore vicino, rendendo difficoltosa la separazione delle piante.

Tra le specie più coltivate di questa vasta categoria di piante ornamentali, che conta inoltre un numero elevatissimo di varietà, possono essere menzionate:

Ampelopsis brevipedunculata Vitaceae

Bignonia (Anemopaegma) chamberlaynii Bignoniaceae

Bignonia (Campsis Tecoma) lindleyana Bignoniaceae

Bignonia (Campsis Tecoma) tweediana Bignoniaceae

Bignonia (Doxanta) capreolata Bignoniaceae

Bignonia (Podranea) ricasoliana Bignoniaceae

Bignonia (Pyrostegia) venusta Bignoniaceae

Bignonia (Tecoma) jasminoides Bignoniaceae

Bignonia capensis (Tecomaria capensis) Bignoniaceae

Bougainvillea glabra Nyctaginaceae

Campsis grandiflora (Bignonia - Tecoma) Bignoniaceae

Campsis radicans (Bignonia - Tecoma) Bignoniaceae

Clematis alpina Ranunculaceae

Clematis flammula Ranunculaceae

Clematis montana Ranunculaceae

Clematis orientalis Ranunculaceae

Clematis tangutica Ranunculaceae

Clematis vitalba Ranunculaceae

Clematis spp. (ibridi a grandi fiori) Ranunculaceae

Hedera canariensis (algeriensis) Araliaceae

Hedera colchica Araliaceae

Hedera helix Araliaceae

Jasminum azoricum Oleaceae /

Jasminum beesianum Oleaceae

Jasminum grandiflorum Oleaceae

Jasminum mesnyi (primolinum) Oleaceae

Jasminum nudiflorum Oleaceae

Jasminum officinale Oleaceae

Jasminum polyanthum Oleaceae

Jasminum revolutum Oleaceae /

Jasminum sambac Oleaceae

Jasminum x stephanense Oleaceae /

Lonicera x brownii Caprifoliaceae /

Lonicera caprifolium Caprifoliaceae

Lonicera x heckrotii Caprifoliaceae

Lonicera japonica Caprifoliaceae

Lonicera peryciclimenum Caprifoliaceae /

Lonicera x tellmanniana Caprifoliaceae /

Parthenocissus quinquefolia (Ampelopsis) Vitaceae

Parthenocissus tricuspidata (Ampelopsis) Vitaceae

Passiflora caerulea Passifloraceae

Solanum jasminoides Solanaceae

Solanum seaforthianum Solanaceae

Trachelospermum jasminoides (Rhyncospermum) Apocynaceae

Wisteria sinensis (chinensis) Leguminosae


ARBUSTI A CESPUGLIO

Comprendono la maggior parte degli arbusti, e sono caratterizzati da una serie di assi vegetativi che partono direttamente dal colletto o dall’apparato radicale con uno sviluppo uniforme, assurgente, tale da costituire una forma più o meno globosa.

Non hanno bisogno di sostegni. Salvo casi particolari come ad esempio certe forme di Euonimus o Ligustrum allevate ad alberetto, oppure altre specie che vegetano molto irregolarmente o devono essere guidate da giovani, generalmente questi arbusti non necessitano di alcun tutore.

La potatura viene effettuata una volta o due all’anno. Anche in questo caso è un’operazione che assume un’importanza fondamentale. I fusti delle giovani piante devono essere spuntati per favorire l’accestimento e creare una buona impostazione. In genere le diverse specie rispondono in maniera differente alla spuntatura ed è necessario conoscere bene, tramite l’esperienza, le reazioni di ciascuna.

In seguito si tratta di formare la chioma dell’arbusto mediante la spuntatura dei rami ed in questo caso possiamo distinguere due diverse direttive secondo che la pianta sia a foglia caduca o sempreverde.

Nel primo caso si interviene anche sui rami interni alla chioma diradandoli e curando la loro regolare distribuzione nello spazio, mentre per i sempreverdi vengono soprattutto spuntate le parti terminali ed esterne della chioma per rendere più regolare la forma.

Infine è necessario conoscere le caratteristiche varietali dei diversi arbusti, come ad esempio se fioriscono sulla vegetazione nuova oppure su quella dell’anno precedente, al fine di eseguire gli interventi di potatura nel momento più appropriato ed offrire al cliente una pianta ben fiorita ed al massimo del suo splendore.

Tra le essenze più caratteristiche di questa vasta categoria di piante ornamentali, che vengono coltivate prevalentemente in campo, possono essere menzionate:

Acer japonicum Aceraceae

Acer palmatum Aceraceae

Amelanchier canadensis Rosaceae

Arbutus unedo Ericaceae

Azalea (Rhododendron) Ericaceae

Bambusa (Phyllostachys Sasa Arundinaria) Gramineae

Camellia japonica Theaceae

Cercis siliquastrum Leguminosae

Cornus alba Cornaceae

Cornus florida Cornaceae

Corylus avellana Corylaceae

Crataegus oxyacantha (laevigata) Rosaceae

Cydonia (Chaenomeles) Rosaceae

Euonymus alatus Celastraceae

Euonymus fortunei Celastraceae

Euonymus japonicus Celastraceae

Feijoa sellowiana Myrtaceae

Hibiscus rosa-sinensis Malvaceae

Hibiscus syriacus Malvaceae

Ilex aquifolium Aquifoliaceae

Lagerstroemia indica Lythraceae

Laurus nobilis Lauraceae

Ligustrum japonicum (texanum) Oleaceae

Ligustrum ovalifolium Oleaceae

Ligustrum sinense Oleaceae

Magnolia stellata (halliana - kobus stellata) Magnoliaceae

Magnolia x soulangiana Magnoliaceae

Mahonia aquifolium Berberidaceae

Nandina domestica Berberidaceae

Nerium oleander Apocynaceae

Osmanthus fragrans (Olea) Oleaceae

Osmanthus heterophyllus (aquifolium ilicifolius) Oleaceae

Phillyrea angustifolia Oleaceae

Pistacia lentiscus Anacardiaceae

Pittosporum tobira Pittosporaceae

Punica granatum Punicaceae

Prunus caroliniana Rosaceae

Prunus laurocerasus Rosaceae

Prunus lusitanica Rosaceae

Quercus ilex Fagaceae

Rhododendron (Azalea) Ericaceae

Syringa vulgaris Oleaceae

Viburnum carlesii Caprifoliaceae

Viburnum davidii Caprifoliaceae

Viburnum opulus Caprifoliaceae

Viburnum rhytidophyllum Caprifoliaceae

Viburnum tinus Caprifoliaceae

Ziziphus jujuba (sativa) Rhamnaceae


ARBUSTI COLTIVATI IN CONTENITORE

Questi arbusti a ciclo colturale abbastanza breve, coltivati esclusivamente in contenitore, sono in genere piante commercializzate di dimensioni abbastanza ridotte, che vengono utilizzate come arbusti da siepe o da bordura oppure addirittura come vaso fiorito.

Ecco una lista delle essenze più comuni di questa categoria di arbusti, che vengono coltivate quasi esclusivamente in contenitore:

Berberis media Berberidaceae

Berberis darwinii Berberidaceae

Berberis julianae Berberidaceae

Berberis x ottawensis Berberidaceae

Berberis thunbergii Berberidaceae

Buddleia davidii Loganiaceae

Callistemon citrinus (lanceolatus) Myrtaceae

Ceanothus arboreus Rhamnaceae

Chaenomeles japonica (Cydonia) Rosaceae

Cotoneaster salicifolius Rosaceae

Cotoneaster lacteus Rosaceae

Elaeagnus x ebbingei Elaeagnaceae

Elaeagnus pungens Elaeagnaceae

Elaeagnus x reflexa Elaeagnaceae

Escallonia macrantha (rubra macrantha) Escalloniaceae

Forsythia x intermedia Oleaceae

Gardenia grandiflora Rubiaceae

Hydrangea macrophylla (hortensis) Hydrangeaceae

Myrtus communis Myrtaceae

Pyracantha ‘Orange Glow’ Rosaceae

Pyracantha gibbsii (atalantioides) Rosaceae

Spiraea japonica Rosaceae

Spiraea x bumalda Rosaceae

Spiraea x vanhouttei Rosaceae

Symphoricarpos albus (racemosus) Caprifoliaceae

Symphoricarpos x chenaultii Caprifoliaceae

Weigela florida ‘Purpurea’ Caprifoliaceae

Weigela spp. Caprifoliaceae


PALME E SIMILI

Questo gruppo abbastanza eterogeneo raggruppa varie Palmae, Musaceae, Agavaceae ecc., tuttavia a causa del clima invernale occasionalmente rigido, nelle nostre zone molte di esse non possono essere coltivate senza rischio.

Pertanto le Chamaerops humilis, le Phoenix, Washingtonia, Musa ecc. vengono coltivate solo in serra ed in contenitore, per lo più esemplari già grandi, coltivati al sud oppure addirittura in altri paesi.

La potatura viene effettuata una volta all’anno. Si tratta di interventi abbastanza limitati che hanno soprattutto la funzione di ripulire la pianta dalle foglie e dagli scapi fiorali secchi. Inoltre servono a curare la formazione del tronco che, secondo il tipo di pianta, deve essere ben pulito e liscio oppure ben rivestito di fibre e residui fogliari regolarmente tagliati.

Tra le specie più coltivate di questa categoria di piante ornamentali, che riescono a tollerare il nostro clima, possiamo citare:

Chamaerops excelsa (Trachycarpus fortunei) Palmae

Cordyline indivisa (Dracaena) Agavaceae

Yucca aloifolia Agavaceae

Yucca elephantipes (guatemalensis) Agavaceae

Yucca gloriosa Agavaceae

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