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NUTRIZIONE DELLE PIANTE: concimi organici o minerali?

Articolo di Marco Govi, dottore in Scienze agrarie e ricercatore sulla produttività delle piante,

tratto dal numero 8, anno II, de 'La bussola del verde'

 

Il complesso mondo dei concimi. Alcune considerazioni per sbagliare di meno

Gli elementi nutritivi sono come dei mattoni: liberi e perciò prontamente disponibili nei concimi minerali; inseriti in una solida struttura, e quindi disponibili solo previa mineralizzazione" (lo scalpello del nostro muratore), in quelli organici.

 

 

 

 

 

Innanzitutto è necessaria una precisazione: il termine "fertilizzante", tanto utilizzato quando si parla di coltivazione, non indica nessun prodotto d'impiego diretto ma soltanto il gruppo merceologico al quale appartengono due categorie ben distinte:

- i concimi, ossia i prodotti che forniscono alle piante uno o più elementi nutritivi (i principali dei quali sono azoto, fosforo e potassio, indicati nell'ordine con i simboli N, P e K);

-gli ammendanti e correttivi, ossia le sostanze aventi la capacità di "modificare e migliorare" le caratteristiche fisiche e/o biologiche del terreno.

 

Di cosa si nutre la pianta

Attraverso dei complessi meccanismi di assorbimento, localizzati prevalentemente nell'apparato radicale, la pianta si nutre direttamente di piccole particelle chiamate ioni. Gli ioni possono essere dotati di cariche elettriche positive (cationi), come per esempio l'ammonio (NH4+), il potassio (K+), il magnesio (Mg++), il ferro (Fe++), lo zinco (Zn++), il manganese (Mn++), o negative (anioni), come per esempio il fosfato (PO4---) e il nitrato (NO3-). Oltre alle sostanze minerali in forma ionica, la pianta può assorbire direttamente anche alcune sostanze organiche come amminoacidi,  sostanze umiche e zuccheri.

Gli elementi nutritivi sono forniti dai concimi, prodotti che a loro volta si suddividono nelle tre categorie di seguito elencate.

¨ I concimi minerali sono quelli che, in presenza di umidità, si disgregano formando direttamente ioni nutritivi rapidamente assimilabili.

¨ I concimi organici, al contrario, non sviluppano direttamente gli ioni nutritivi ma li formano più o meno lentamente attraverso un processo di trasformazione microbiologica chiamato "mineralizzazione". Di solito nelle strutture organiche sono presenti – oltre  al carbonio che ne costituisce lo scheletro – soltanto  I'azoto e il fosforo; il processo di mineralizzazione potrà pertanto produrre esclusivamente ioni nutritivi azotati, (concimi organici N) o azoto-fosfatici (concimi organici NP). I diversi concimi organici differiscono tra loro soprattutto per i tempi necessari alla completa mineralizzazione che ne condizionano il tipo di utilizzo. Nelle tabelle 1 e 2 è riportato I'elenco dei concimi organici azotati e azoto-fosfatici di maggiore diffusione, oltre a una breve descrizione delle caratteristiche e degli impieghi più comuni.

¨ I concimi organo-minerali, come dice la stessa parola, contengono sia una frazione organica sia una frazione minerale.

 

Quando concimare e con che cosa

La somministrazione di concime può avvenire principalmente in due fasi distinte della coltivazione.

¨ Alla preparazione del letto di semina o prima della messa a dimora della pianta, e comunque lontano dalle fasi vegetative e produttive (concimazione di fondo). Si dovrà dare la preferenza a prodotti in grado di generare gli elementi nutritivi in modo lento e graduale, cioè che diventeranno assimilabili nel momento in cui la coltura ne avrà effettivamente bisogno. Se in questa fase, molto anticipata rispetto al fabbisogno, si somministrasse un concime di rapida assimilazione la coltura non sarebbe in grado di utilizzarlo e gli elementi nutritivi andrebbero quindi perduti per dilavamento (danno economico). Dovremo pertanto escludere i concimi minerali e optare necessariamente su quelli organici a lenta mineralizzazione. Questi prodotti, che rappresentano una sorta di riserva nutritiva, potranno essere utilizzati a dosi anche molto superiori rispetto a quelle prescritte sull'etichetta commerciale, senza alcun danno per la pianta o la futura coltivazione.

¨ Durante le fasi vegetative e produttive (concimazione di mantenimento). In questo caso si dovrà dare la preferenza ai concimi rapidamente disponibili, cioè ai concimi minerali, pur potendo utilizzare anche concimi organici a più rapida mineralizzazione. Con questi prodotti è molto importante seguire le dosi indicate sull'etichetta e ricordare la regola del "poco e spesso"; un loro eccesso localizzato potrebbe infatti generare dei pericolosi scompensi a causa del repentino aumento della salinità (danno agronomico; vedi La bussola del verde n. 5/99).

 

Domande frequenti

Concludo questo mio breve intervento riportando alcune delle domande più frequenti che mi rivolgono gli amici hobbisti:

¨ Ho bruciato la pianta utilizzando sangue secco, come è stato possibile? Il sangue è un concime organico di veloce mineralizzazione e quindi dovrà essere impiegato con le stesse attenzioni tipiche dei concimi minerali, ossia "poco e spesso".

¨ Ho utilizzato un concime azotato a base di cornunghia ma la pianta sembra non sentirlo. La cornunghia, in particolare quella non torrefatta (naturale), è un concime a lenta mineralizzazione e l'effetto si potrà notare soltanto dopo parecchi mesi dalla sua distribuzione. Si tenga inoltre presente che per tutti i concimi organici la mineralizzazione avviene soltanto in presenza di una forte attività microbiologica e quindi nei substrati poco attivi (p.e. terricci esclusivamente torbosi) la mineralizzazione richiederà un tempo molto lungo o non avverrà affatto.

¨ Amo la natura, non voglio utilizzare prodotti chimici e quindi effettuo solo concimazioni organiche. È pratica agronomica corretta? Quando possibile, la concimazione organica è certamente da raccomandare perché, oltre a fornire azoto e fosforo, contribuisce a elevare la fertilità del substrato. Da sola però non basta. La pianta infatti non si nutre soltanto di azoto e fosforo ed è quindi necessario integrarla con una concimazione minerale al fine di fornire gli elementi mancanti.

¨ Il mio fornitore mi offre spesso dei concimi organo-minerali. Sono prodotti che hanno particolari utilità? I concimi organo-minerali sono prodotti particolarmente utili al trapianto delle piantine in vaso (operazione molto frequente nell'orto), poiché la frazione organica accresce la fertilità del substrato (spesso solo torboso) mentre la frazione minerale è assorbibile immediatamente in quanto trattasi di piantine già in vegetazione.

 

L'importanza delle etichette

È importante ribadire come solo la lettura delle etichettè commerciali può aiutare a orientarsi nella grande giungla dei concimi organici. La legge italiana sui fertilizzanti, con tutti i difetti che può contenere, ha il grande vantaggio di obbligare i produttori a dichiarare la composizione del concime e le matrici organiche utilizzate. L'etichetta è dunque un utile strumento a disposizione del consumatore, da consultare sia prima sia dopo l'acquisto.

 

tabella 1

 

tabella 2

N.B. I tempi di mineralizzazione indicati nelle tabelle 1 e 2 sono ovviamente solo indicativi, dipendendo dalle condizioni ambientali e dallo stato del terreno. Nella tabella 2 non sono indicati i tempi di mineralizzazione del fosforo per la quasi totale mancanza di dati sperimentali.

 

 



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