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Infogardening


STACHYURUS

Un arbusto per quattro stagioni

Aggraziati fiorellini gialli in inverno. Piccole bacche sferiche da primavera a fine anno. Foglie fiammeggianti in autunno... Non c'è periodo in cui passi inosservato

Stachyurus

 

Audace, versatile ed esuberante. Vi presentiamo Stachyurus, un arbusto di origine asiatica che val proprio la pena di coltivare, e non solo per ornare il giardino in inverno. Dopo aver sfidato il freddo, schiudendo i fiori già a partire da febbraio (così si comporta nella Pianura Padana), si riempie, in primavera, di piccole bacche sferiche che rimangono sulla pianta fino all'inverno. A fine autunno poi, prima che le foglie lo abbandonino, si accende di mille sfumature rosse.

Cresce rapidamente, producendo un'abbondante massa verde, è rustico e frugale. Una volta piantato, infatti, potete dimenticarvelo: non va potato e neppure concimato, ma soltanto innaffiato all'occorrenza.

Stachyurus praecox (infiorescenze)

Il genere comprende una decina di specie, ma solo due hanno interesse orticolo: S. praecox (di origine giapponese) e S. chinensis (proveniente dalla Cina). Arbusti simili, di dimensioni medio-grandi (diventano alti e larghi 3 metri circa), fioriscono a due settimane di distanza l'uno dall'altro. I fiori, piccoli, a coppa, per lo più gialli (sono di colore rosa solo nel raro S. praecox 'Rubriflora'), compaiono all'ascella delle foglie già in autunno. Sono raccolti in graziose infiorescenze pendule, che risaltano sui rami arcuati e nudi (le foglie, infatti, compaiono più tardi, in primavera). Ed è proprio il fascino suscitato da questi grappoli di colore, che fanno bella mostra di sé nel giardino addormentato, ad avere ispirato chi ha coniato il nome di questi arbusti: Stachyurus, infatti, significa "spiga a coda", con riferimento alla forma sottile e allungata dell'infiorescenza. Quest'ultima in S. chinensis è lunga una dozzina di centimetri e composta da 30-35 fiorellini giallo tenue, traslucidi, mentre in S. praecox è più breve (7-8 cm) e porta 15-24 fiori un po' più grandi, giallo intenso, con calice rosso scuro.

Il frutto è una bacca con un diametro di circa 6 mm; inizialmente verde, diventa poi marrone.

Le foglie sono, in entrambe le specie, verde lucido, intere, alterne e dotate di minutissime stipole alla base. In S. chinensis la lamina fogliare, sottile, appare più leggiadra ed elegante; i giovani getti., inoltre, sono di un rosso più vivido. Particolarmente attraenti sono le foglie di S. chinensis  'Magpie', per il colore verde argentato, screziato di bianco rosato e crema ai margini.

 

COME COLTIVARLO

ESPOSIZIONE Ama il pieno sole o la mezz' ombra.

TEMPERATURA Pianta rustica, non teme i rigori invernali: resiste, infatti, fino a 10-15 °C sotto lo zero, senza bisogno di protezioni. La si può quindi coltivare con successo persino in montagna. I fiori, precocissimi, sono raramente rovinati dal gelo, a meno che le prime giornate calde di primavera siano seguite da venti freddi. La specie più sensibile è il raro S. himalaicus che deve essere coltivato a ridosso di un muro, meglio ancora se esposto a sud.

Stachyurus 'Magpie'

TERRENO Poco esigente, cresce bene in qualsiasi terreno, pur preferendo quelli fertili, freschi e ben drenati. Al. momento dell'impianto, quindi, se il suolo fosse troppo pesante, alleggeritelo aggiungendo in parti uguali torba, letame ben maturo e sabbia di fiume; se troppo povero e sabbioso correggetelo unendo, sempre in parti uguali, composta di foglie, corteccia tritata, torba e letame ben maturo. Quanto al pH, predilige suoli acidi e ricchi di humus, ma può tollerare anche una piccola percentuale di calcare.

IRRIGAZIONE È sufficiente bagnare non appena il terreno si presenta asciutto.

CONCIMAZIONE Si esegue soltanto se il suolo è particolarmente povero. In tutti gli altri casi concimare non serve a nulla, anzi può essere addirittura dannoso. Le specie appartenenti a questo genere, infatti, tendono a produrre nuovi germogli fino a poco prima di perdere le foglie: somministrando un fertilizzante, questa attività viene stimolata. Con la conseguenza che le numerose, giovani e tenere estremità rischiano di venire bruciate al sopraggiungere dei primi freddi.

Stachyurus in veste autunnale

 

DA SOLO O IN COMPAGNIA?

Grazie alle fioriture precocissime Stachyurus è uno dei protagonisti del giardino durante l'inverno. Se piantato da solo, e lasciato crescere liberamente, formerà un folto cespuglio dal portamento un po' disordinato. Può essere usato anche per costituire siepi informali, in compagnia di altri arbusti. Per tenere vivo l'interesse in giardino durante tutta la stagione fredda è consigliabile associarlo a specie che fioriscono prima e dopo di lui. Come. per esempio: Hamamelis (talora in fiore già a Capodanno); Corylopsis e Parrotia (da fine febbraio a marzo-aprile); Chimonanthus, salici, Cornus mas e C. officinalis, Mahonia 'Winter Sun' (febbraio-marzo). Per ottenere un effetto davvero unico si può poi coprire la terra, alla base della pianta, con un tappeto di ellebori. Un suggerimento interessante può essere quello di coltivare Stachyurus assieme alle ortensie (con le quali ha in comune più di un'esigenza). Dopo la fioritura del primo, il giardino potrà godere, tra primavera ed estate, delle vistose infiorescenze delle seconde; mentre in autunno tornerà protagonista l'arbusto orientale, con le sue rosse foglie.

 

MOLTIPLICAZIONE Durante l'estate si prelevano talee semilegnose (lunghe circa 10 cm) e si piantano in piccoli vasi riempiti con terriccio universale. In realtà, visto il vigore delle piante, si può provare a fare talee in qualsiasi periodo dell'anno: le probabilità di attecchimento sono sempre elevate.

Ancora più semplice è la moltiplicazione per propaggine: in primavera si piega ad arco uno dei rami più vicini a terra e, dopo aver praticato un piccolo taglio nella porzione mediana, lo si interra. In corrispondenza del taglio si formeranno le radici. In estate, una volta comparse le foglie, si staccherà il ramo, ormai autosufficiente, dalla pianta madre.

POTATURA Non è essenziale, ovvero, se avete spazio potete lasciare crescere liberamente questo arbusto. Se,invece, è necessario contenerne le dimensioni, potatelo dopo la fioritura (non prima: rischiereste di eliminare anche i fiori). I rami secchi vanno tagliati sempre.

IN VASO Per quanto Stachyurus sia un arbusto molto rigoglioso; è possibile coltivarlo anche in vaso; dovrete però contenerne la crescita con potature frequenti. Non abbiate timore di tagliare: la pianta non soffre. Affinché si sviluppi in modo armonioso, il vaso definitivo deve avere un diametro non inferiore a 35 cm. Per quanto riguarda il terriccio, quello universale andrà benissimo. Concimate poco, per non stimolare troppo la crescita. Le innaffiature dovranno essere più frequenti rispetto alla piena terra, evitando però ristagni d'acqua nel sottovaso.

 

DOVE SI TROVA

hAz. agr. Fiorella Gilli, strada Buttigliera 300, 14129 Villanova d' Asti (Asti), tel. e fax 0141.947562, www.fiorellagilli.it , dispone di varie specie di Stachyurus, che vende anche per corrispondenza.

 

h Millefoglie, via Sibia 2 – 10010 Lessolo (TO), tel. 01..25618964, e-mail: millefoglie@tin.it

 

hBarbazza Vivai, via Portogruaro 39, Cordovado (PN), tel. 0434.684117

 

hTuder Green, via Pian di Porto 126,  Todi (PG), tel. 075.8987128

 

hAz agr. Uguccioni, via Madonna di Ponte 23, Fano (Pesaro), tel. 0721.803241

 

PER FARSI UN'IDEA

Visitare il sito www.esveld.nl dove ci sono numerose foto delle specie e delle varietà di Stachyurus più coltivate, e molte informazioni sulle dimensioni, i colori e l'epoca della fioritura della pianta.

 

 Tratto dal numero di febbraio 2002 di 'GARDENIA'


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