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I crauti lattofermentati

Pulite 3 kg di cavolo cappuccio, eliminando il torsolo e tenendo da parte le foglie più esterne. Sul fondo di un recipiente di legno o di ceramica distribuite uno strato di foglie intere e spolveratele di sale grosso. Affettate sottilmente il cavolo e disponetelo via via a strati nel recipiente, alternandolo con spolveratine di sale e di tanto in tanto con bacche di ginepro e/o semi di cumino. Comprimete con cura gli strati, aiutandovi con il pugno chiuso della mano o con un attrezzo adatto; alla fine coprite il tutto con uno strato di foglie intere; chiudete con un coperchio di diametro inferiore a quello del recipiente gravandolo con pesi in modo da esercitare una pressione che faciliti la fuoriuscita del liquido di fermentazione. Riponete il recipiente in un locale buio e fresco, con temperatura costante. Dopo qualche giorno iniziate a eliminare l'acqua in eccesso che sale in superficie, mantenendo però il coperchio sempre umido. Trascorsi 40 giorni sarà possibile consumare i crauti dopo aver eliminato le foglie superficiali che si saranno deteriorate.


Conservare l'uva

L'uva non deve mai essere raccolta bagnata, quindi nelle regioni più a Nord si vendemmierà preferibilmente nelle ore centrali dejla giornata, mentre nelle zone meridionali si sceglieranno le ore del mattino e quelle serali. Dove la temperatura invernale non scende sotto lo zero, la conservazione dell'uva può essere fatta sulla pianta, controllando in modo adeguato l'eventuale presenza di peronospora e tignole. Nelle altre zone i grappoli potranno venire conservati in luoghi adatti, stesi su stuoie o cannicci o anche appesi. I locali di conservazione non devono essere soggetti a sbalzi di temperatura (quella ottimale è di 8-10 °C); le finestre devono impedire l'ingresso di vespe e calabroni; il locale va mantenuto oscuro ma munito di finestre facilmente apribili per arieggiare di tanto in tanto, durante le ore più calde. L'uva verrà regolarmente controllata per eliminare gli acini guasti.



Come riporre i bulbi

I bulbi che hanno tèrminato la loro fioritura vanno prelevati dal terreno e ben ripuliti. Li si lascia poi asciugare per qualche giorno in ambiente riparato e li si spolvera con prodotti idonei (come l'ossicloruro di rame) per evitare attacchi di malattie fungine. I bulbi si conservano poi in luogo asciutto e buio, meglio se in sacchetti di carta o di rete, oppure si lasciano svernare in cassette disposti a strati alternandoli con sabbia, torba o segatura.


LAVORI DI STAGIONE

Fase lunare di questa notte:

NELL'ORTO

lunaultimoquarto In luna calante
Prosegue l'imbianchimento degli ortaggi che necessitano di questa tecnica prima del loro consumo: indivia invernale, cardo, sedano a costa, scarola, cicoria, finocchio, porro. Durante il mese è possibile seminare ancora qualche ortaggio: aglio, lattuga da taglio, radicchio da taglio e da raccolta, spinacio e valerianella all'aperto; cipolla bianca in semenzaio; e, con l'avanzare dell'inverno, rucola, lattuga e radicchio da taglio in coltura protetta. È il momento della raccolta di tutta la verdura da conservare: basilico, bietola, carota, cavoli, cicoria, fagiolo e fagiolino, melanzana, peperone, pomodoro, sedano, zucca e zucchina.Tra l'altro, è il periodo giusto per preparare i crauti lattofermentati. Prima del gelo conviene raccogliere carota e rapa, per conservarle in cassette con sabbia e torba (se l'operazione viene eseguita in questa fase lunare, gli ortaggi si manterranno più a lungo). È tempo anche di ritirare le piante di cavolo cinese, indivia e "pan di zucchero"; questi ortaggi si raccolgono con il loro pane di terra e, dopo averli avvolti in carta pesante, si conservano in cantina. Via via che le colture esauriscono il loro ciclo produttivo, si ripuliscono le aiuole dalla vegetazione rimasta e si iniziano le lavorazioni del terreno conci mando con letame o compost. Oppure, per migliorare la fertilità, è possibile seminare una specie da sovescio che verrà successivamente interrata. È tempo di pensare anche al compost e, se si è accumulato sufficiente materiale organico, in questa fase lunare si allestisce il nuovo cumulo aggiungendo integratori minerali e organici di origine naturale. Nel caso si giunga a novembre con ancora delle aiuole da vangare, ci si assicuri che il terreno sia ben asciutto, altrimenti è meglio attendere la primavera. Il suolo va comunque coperto con uno strato di materiale organico ben maturo, in modo da migliorare la fertilità del terreno.

lunaprimoquarto In luna crescente
All'aperto si semina: carota, crescione, prezzemolo, varietà invernali di rapa, ravanello, scorzobianca, scorzonera. Ad autunno inoltrato, in coltura protetta, si semina il pisello. È possibile trapiantare: aglio, cavolo cappuccio, cipolla, finocchio, radicchio, cicoria, porro e sedano. Anche per le piante aromatiche e officinali siamo in chiusura della stagione vegetativa; prima però che inizi il riposo autunnale si possono moltiplicare alcune specie. Ottobre, in particolare, è il momento più propizio per operare la divisione dei cespi delle aromatiche perenni: dragoncello, erba cipollina, lavanda, maggiorana, melissa, origano, timo comune, rosmarino e salvia.

NEL FRUTTETO

A inizio autunno, nel frutteto siamo ancora in epoca di raccolta: sono mature pere, mele e prugne, si raccolgono noci e mandorle e si inizia la vendemmia. Ricordiamo che la frutta da conservare va colta in luna calante, inoltre non deve essere tenuta in un locale assieme agli ortaggi, perche ne peggiora la conservabilità a causa dell'etilene che sprigiona. A novembre le piante hanno ormai perso completamente le foglie che possono essere raccolte e accumulate per fare il compost.

lunaultimoquarto In luna calante
Si esegue la potatura verde di actinidia e vite (in questo caso prima della vendemmia). Si innestano pero, melo e cotogno. Si inizia la lavorazione del terreno per i nuovi impianti autunnali e le operazioni di concimazione dei terreni alberati.

lunaprimoquarto In luna crescente
Si piantano gli alberi da frutto, soprattutto in terreni di medio impasto. Si termina la messa a dimora delle piantine di fragola e si effettuano le piantagioni dei nuovi impianti di piccoli frutti. Sotto terra (o sotto sabbia) si seminano i noccioli delle drupacee per la produzione di nuovi esemplari. Alla fine della stagione produttiva è bene dedicare particolari cure alle piante da frutto per prepararle ai rigori invernali: si ripuliscano il tronco e le branche, trattando dov'è necessario con mastice per tronchi.


IN GIARDINO

È un periodo pieno di lavoro per chi si diletta a coltivare il proprio giardino.

lunaultimoquarto In luna calante
Si asportano i boccioli in soprannumero nelle piante di dalia e si eliminano quelli laterali nelle piante di crisantemo. Si tagliano i rosai che hanno esaurito la fioritura e si spuntano gli arbusti per regolarne la forma. Durante questa fase lunare la potatura degli alberi, deglì arbusti a foglia caduca e delle rose è meno rischiosa di quella eseguita a fine inverno, quando una gelata tardiva può provocare dannì ai germogli. Si estraggono dal terreno i bulbi di dalia, gladìoli ecc., si separano e si ricoverano ben puliti e asciutti. Si preparano le buche per i nuovi ceppi di rosa e, più in generale, si prepara il terreno per le piantagioni autunnali. È possibile iniziare a riparare in ambienti protetti le piante più sensibili alle escursioni termiche.

lunaprimoquarto In luna crescente
In zone soleggiate e in terreni ben drenati è possibile seminare in piena terra: alisso, calendula, convolvolo, papavero, pisello odoroso, porcellana e altre piante annuali rustiche. Si seminano ìn cassetta le piante annuali da porre a dimora a fine inverno. Si esegue la semina e la trasemina dei tappeti erbosi. Prima che il terreno geli, si eseguono le piantagioni di alberi, arbusti e rampicanti a foglia caduca. In questa fase lunare si trapiantano le piante da fiore biennali seminate in estate. È inoltre ancora possibile mettere a dimora le bulbose a fioritura primaverile-estiva, purchè abbiano il germoglio già ben sviluppato, il quale dovrà venire ricoperto con uno strato leggero di torba. Da metà settembre è possibile iniziare l'interramento dei bulbi a fioritura precoce primaverile (anticipando la messa a dimora dei bulbi di tulipano, croco, anemone, giacinto e iris, si dà alle piante la possibilità di emettere e irrobustire le radici prima che sopraggiunga il freddo). Si lavora e si concima il terreno in quelle zone del giardino destinate alle piantagioni primaverilì. Si preparano letalee di rosa e di specie ornamentali sempreverdi e a foglia caduca, collocandole poi in un solco per farle radicare. Questo è anche il periodo giusto per riordinare le aiuole con le piante erbacee perenni; in particolare si possono dividere e ripiantare quelle piante che da anni vengono trascurate.

Protezione piante dal gelo

Tratto da "LA BUSSOLA DEL VERDE" n° 3

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