Giardinaggio Home Page Il sito dal pollice verde
Home       In casa       In giardino       Bonsai       Email

Potare un Bonsai (© Italia Bonsai)


POTATURA DI MODELLATURA

La potatura è una tecnica essenziale per la creazione e il mantenimento del bonsai , basti pensare che essa è la principale tecnica utilizzata dai maestri cinesi per creare i loro bonsai. Possiamo dividere la potatura in due operazioni distinte, sia perché avvengono in periodi diversi dell’anno, sia perché hanno finalità differenti:
Potature drastiche e Potature di modellatura .


POTATURE DRASTICHE O DI IMPOSTAZIONE

Solitamente le potature drastiche si compiono prima della ripresa vegetativa dopo il riposo invernale o durante quello estivo. Durante il riposo invernale le caducifoglie si presentano spoglie ,ed e molto più facile stabilire la forma della chioma individuando i rami cresciuti all’interno delle fronde e i succhioni che dovranno essere eliminati. Nel caso delle conifere è più utile procedere alle potature drastiche durante il riposo estivo (luglio-agosto) in quanto la linfa fuoriuscita dai tagli si asciuga rapidamente con il sole e l’aria calda e la pianta può attivare le gemme dormienti per la primavera seguente . Se si pota in inverno o in primavera la pianta non ha il tempo e la possibilità di vegetare venendole a mancare le gemme.


POTATURA DI MODELLATURA

Possono essere fatte durante tutto il periodo vegetativo. Si differenziano dalle potature drastiche in quanto sono dirette soprattutto a far mantenere alla pianta la forma della chioma desiderata e quindi interessano i getti di rametti che <scappano> dalla forma imposta ; e favorisce anche l’infittimento della chioma totale dell’albero. Serve anche a dare vigore al bonsai lasciando penetrare più luce ed aria al centro della chioma ; ed inoltre precisa il disegno delle impalcature con la sfoltitura della vegetazione e l’eliminazione dei rami secondari. Il programma di potatura per l’andamento della crescita viene svolto dalla primavera all’autunno. Mentre si sviluppa il ramo, quello centrale si estende e produce foglie , con gemme latenti. Il nodo è la porzione del fusto in cui sono inserite le foglie , l’ascella fogliare è l’angolo formato dal picciolo o dalla base fogliare con l’asse rappresentato dal fusto o da un ramo , l’internodo è la porzione del fusto di una pianta compreso tra due nodi . Selezionando quale sarà il germoglio vicino al taglio di potatura si potrà determinare la direzione della nuova crescita, il taglio va fatto obliquo verso l’alto ,( per favorire l’essiccamento della linfa e l’azione delle cellule del cambio )leggermente al di sopra di una gemma. Si può lasciare un piccolo moncone di 2-3 mm. Le gemme sull’apice di ogni ramo , fanno estendere il ramo nella direzione prestabilita. Qualora si desideri un ramo più lungo si lascerà la gemma terminale . Quando il rametto in crescita ha prodotto 4 o 5 paia di foglie dovrebbe creare un diametro di circa 3 mm ed è pronto per essere educato con il filo . Una volta modellata con il filo ,viene tolto e potato sopra la 3-4 foglie . Questa forma di potatura in periodo vegetativo crea un proliferare di gemme che vengono scelte in base alla struttura dell’albero. Sulla zona apicale dove l’energia della pianta è maggiore che nelle altre zone, gli interventi di potatura di modellatura devono essere più drastici , e quindi viene potato a 2 coppie di foglie. La forma conica data alla pianta , quindi la maggiore concentrazione di vegetazione nella parte inferiore , stimola un aumento di diametro del tronco : quando si trascurano gli interventi di potatura , per la legge della dominanza apicale questa zona tende a prendere il sopravvento sul resto dell’albero.
Quindi per armonizzare lo sviluppo della chioma che si ha dopo una potat. di modellatura generalizzata è conveniente intervenire inizialmente sui rami più bassi; dopo una settimana sugli altri . Può essere utile ricordare il seguente schema.
1) Potatura di modellatura nel corso della spinta vegetativa fa sbocciare delle gemme vicino al punto dell’intervento.
2) Potare durante gli intervalli dello sviluppo fa comparire gemme nuove sul legno vecchio.
3) Sugli effetti della potatura influiscono tra l’altro, l’abbondanza di acqua luce e fertilizzanti, lo stato fisiologico del soggetto, il tempo trascorso dall’ultimo rinvaso , in certi casi la fase lunare (nei 3-4 giorni che precedono la luna piena si ha la massima spinta vegetativa).
4) Le potature devono essere sospese dopo la fine dell’estate se si presume che le nuove cacciate non facciano in tempo a maturare prima del freddo.
In ogni caso bisogna lasciare le gemme all’estremità del taglio tutte ad uno stadio di sviluppo il più uniforme possibile su tutti i rami , o almeno più ritardate su quelli in alto.


TRE CONCETTI ESSENZIALI SULLA POTATURA

1) Più rami si potano, più ne crescono.
2) Tutti gli interventi di potatura devono essere subordinati allo stato di salute della pianta.
3) Trattare le cicatrici causate dalle potature con l’apposita pasta protettiva.


PINZATURA

Esiste un altro tipo di intervento che fa parte della pot.di modellatura ed è la pinzatura o pizzicatura : che viene effettuata con le dita e serve a stimolare una vegetazione più compatta e piccola , in quanto stimola le gemme latenti presenti all’ascella delle foglie a germogliare , raddoppiando così il fogliame della chioma. Questa maggiore produzione di foglie diminuisce di fatto la quantità di nutrimento a disposizione,con il risultato che i germogli secondari saranno più piccoli . La pinzatura serve anche a mantenere la silhouette della vegetazione entro limiti del disegno, senza che i contorni della pianta divengono irregolari , e la si esegue su piante mature già impostate , ramificate e con un loro disegno definitivo .


PROCESSO DI RAMIFICAZIONE

Ottenere un bell’esemplare bonsai, è un processo in cui, giorno dopo giorno, si interviene in qualche modo sull’albero.
Terminato il processo di creazione con il quale si determinano la base di radici, l’altezza del tronco, i rami principali, ecc., ne inizia un altro : la ramificazione , per ottenere densità.
La ramificazione è il procedimento di creazione di nuovi ramoscelli dai rami principali. Un bonsai non si considera maturo finché non presenta una buona ramificazione terziaria. Un bonsai con la ramificazione quaternaria è un bonsai “ finito”. Una buona ramificazione la si può ottenere in due fasi : la prima fase comincia in genere al tempo della scelta dei rami principali, in quanto al momento della potatura di creazione i rami abbiano già una ramificazione secondaria. Il primo passo consiste nella scelta dei rami secondari (disposizione alterna e lunghezza) e nell’avvolgimento. Durante la primavera successiva appariranno nuovi germogli che vanno lasciati crescere 8-10 cm.. La cimatura a due foglie, quando raggiungono tale lunghezza, produce nuovi germogli avventizi. I germogli terziari vanno, poi, lasciati crescere per poi pinzarli come nel caso precedente. La seconda fase ripete il procedimento della precedente fase come potatura ed avvolgimento. Dopo la prima pinzatura con cesoie, si agisce soltanto con le dita, pinzando al centro dei germogli che non si sono ancora aperti del tutto. Pizzicare il centro dei germogli produce una germogliazione meno forte, ma più fitta, tanto da rendere necessario uno sfoltimento periodico, affinché tutti ricevano luce. La ramificazione terziaria è già formata e le cesoie non serviranno per pinzare, ma per sfoltire. Questa seconda fase, in realtà, non ha mai fine, poiché il mantenimento di un bonsai richiede una pinzatura continua e sfoltimenti periodici, per ottenere una massa compatta di vegetazione e favorire una migliore aerazione.


ZONE DI VIGORIA

Il bonsai non cresce con lo stesso vigore in tutti i rami : la zona superiore è quella più forte e richiede un controllo costante. Bisogna lasciar allungare i germogli dei rami bassi molto più del necessario, per evitare che tutta l’energia si concentri nell’apice. Una pratica consigliata è l’uso di rami di compensazione sul primo e quarto ramo dell’albero. Il ramo di compensazione va lasciato crescere liberamente, mentre gli altri vanno pinzati normalmente. L’apice può quindi crescere quando si vuole poiché i rami di compensazione mantengono forte i rami bassi. La ramificazione dell’apice deve seguire gli stessi passaggi già descritti precedentemente. Una volta formato l’apice, i rami di compensazione possono essere eliminati. La zona superiore è quella più forte e va potata e pinzata da maggio a settembre. Le zone medie e inferiori sono deboli pertanto, invece di pinzare continuamente , si pinza considerando la vigoria di ogni singolo ramo. Si smette di pinzare in settembre o se l’albero è debole in agosto.

Ritorna alla pagina precedente

Giardinaggio Home Page
Il sito dal pollice verde
Dal 1997 gratis sul web per tutti gli amanti del giardinaggio e della natura