(Da "Gardenia")
Il mutamento di ogni stagione ci dà immensa gioia, ma l'inverno ci offre un fascino particolare:
cogliamo l'occasione per imparare ad apprezzare la vitalità delle piante, la saggezza del mondo vegetale
guardando la caduta delle foglie, la bruciatura rossiccia dei sempreverdi o delle erbacee infreddolite, o i pochi
frutti rimasti attaccati sui rami. L'inverno ci induce a un'attitudine di riposo, di calma e di silenzio che ci
disintossica dalla frenesia dei nostri giorni abituali. È il momento di osservare minuziosamente ciascuna
pianta o erba in fase di coltivazione per studiare e programmare tutti i lavori dell'anno, e per acquisire la capacità
di valutare a colpo d'occhio l'estetica di una pianta.
- Bonsai ricevuti in regalo. Non siate pigri, informatevi di che pianta si tratta e, se
non vi sanno rispondere, cercate di scoprirlo su un buon libro di botanica. Se la pianta è originaria della
nostra fascia temperata, dove si sente il passaggio delle quattro stagioni, deve avere la possibilità di
percepire anche l'inverno, quindi va tenuta all'aperto. Se invece è di origine tropicale o subtropicale
si può tenerla in serra fredda oppure in casa in un posto luminoso ma che sia lontano da fonti di calore.
- Ricovero invernale. In generale si possono lasciare fuori, sui bancali, piante come i
pini, gli abeti, i faggi ed altre erbacee rustiche; basta che il loro terriccio non geli. Le altre piante vanno
ritirate in serra fredda o protette con plastica o con pannelli trasparenti. Si possono anche semplicemente coprire
con scatole durante le ore notturne proteggendone soprattutto il lato nord, più facilmente esposto al vento
gelido. Le piante che sono state rinvasate in tardo autunno, quelle indebolite o quelle con ramificazioni sottili,
hanno bisogno di essere ricoverate in un posto riparato dal freddo ma non riscaldato.
Il periodo del ricovero si differenzia da una località a un'altra. Prima di ritirarle, fatta eccezione per
gli agrumi e le piante mediterranee, è meglio consentire loro di percepire il vero ciclo della stagione
lasciandole fuori per due o tre brinate: infatti le piante della nostra fascia temperata hanno bisogno del freddo
dell'inverno. Lasciate aperta la copertura o la porta per la circolazione dell'aria durante le giornate calde con
sole, e chiudetela prima che l'aria diventi completamente fredda.
- Innaffiatura. Durante l'inverno le piante della nostra area vanno in riposo e consumano
meno acqua. Però in questo periodo ci sono più casi mortali per mancanza d'acqua che per danni causati
dal freddo. Innaffiate durante le ore più calde della giornata solo i vasi asciutti in modo che l'acqua
eccessiva si scarichi prima che venga la sera. Nel caso che vogliate esporre i vostri bonsai in casa sappiate che
non debbono restarvi per più di 3-4 giorni consecutivi, e abbiate cura di nebulizzarli con acqua sulle foglie.
- Disinfestazione. La disinfestazione preventiva va praticata almeno 1-2 volte a distanza
di un mese, d'inverno, con una sostanza a base di zolfo-calce per prevenire i danni dei parassiti.
- Applicazione del filo. È meglio evitare di fare questo lavoro durante i mesi più
freddi: rimandatelo più avanti, prima della ripresa vegetativa.
- Concimatura. In riposo.
- Lavorazione di 'Shari" e 'jin". Il periodo d'ibernazione è ideale per
creare o perfezionare "Shari" o "jin' degli alberi ad aghifoglie (scorticamento parziale del fusto
oppure della cima del fusto o/e del ramo per rendere la pianta più vetusta e drammatica). Con questa operazione
si fa risaltare la parte sporgente, evidenziandola con naturalezza, seguendo l'andamento dell'albero.
- Piante cariche di frutti. I frutti danno un bell'aspetto alla pianta, ma lasciati a lungo
ne possono causare l'indebolimento: il numero dei frutti deve essere adeguato alla grandezza e al vigore del bonsai.
Quindi, diradate o togliete i frutti al più presto per lasciare riposare la pianta e per farle recuperare
forza per la nuova germogliazione.
- Bonsai a fioritura precoce della primavera. Bonsai come Prunus mume, Chaenomeles, lasminum
nudiflorum, Corylopsis, Calycanthus, Hamamelis, Daphne devono stare in un posto soleggiato, riparato dal gelo e
dalla pioggia. Si può migliorare il colore dei fiori spruzzando acqua sui boccioli in sviluppo (mai sui
fiori).
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