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Azoto
L'Azoto, elemento motore della crescita, è presente nei principali
componenti del corpo vegetale; è richiesto in concentrazione elevata,
in tutte le parti in attiva crescita della pianta, per la germogliazione,
la ramificazione, la formazione e la pigmentazione delle foglie. L'assorbimento
dell'azoto nelle graminacee non è un processo continuo nell'anno,
ma è direttamente legato alla crescita vegetativa. La rigogliosa
vegetazione primaverile del prato avviene a spese delle riserve glucidiche
e azotate esistenti nell'apparato radicale e costituite nell'autunno precedente,
dato che le piogge invernali dilavano le scorte di azoto del terreno; solo
quando la vegetazione si è indurita inizia l'assorbimento di azoto.
Anche dopo una rasatura, per 3-4 gg in estate o per 8-12 in autunno, viene
meno l'assorbimento di azoto. Tale andamento policiclico dell'assorbimento
dell'azoto è di difficile individuazione temporale, per cui la soluzione
pratica è quella di assicurare, attraverso la concimazione, un costante
apporto dell'elemento stesso.
L'azoto può essere somministrato al prato sotto 3 forme:
· azoto nitrico: molto solubile, facilmente dilavato,
è la forma sotto cui vie assorbito gran parte di questo elemento;
· azoto ammoniacale: poco assorbito dalle radici, si
fissa al terreno e viene trasfor- mato gradualmente (2-3 settimane) in
azoto nitrico;
· azoto ureico: viene trasformato nel terreno, gradualmente,
in azoto ammo- niacale e nitnco; prontamente solubile, viene fissato dal
terre- no solo quando è sotto forma ammoniacale.
La tappa finale, quindi, della trasformazione è il nitrato, prontamente assorbibile dalle radici, ma altrettanto dilavabile dalle frequenti irrigazioni e quindi allontanato dal campo di azione delle radici stesse. Per ovviare a questo inconveniente non è possibile prolungare la disponibilità aumentando la dose distribuita oltre un certo livello (5 g di azoto solubile per mq), per non danneggiare le piante a causa della salinità elevata; nè frazionarla in molti e frequenti apporti a causa dei costi di manodopera. I concimi specifici per i prati contengono l'azoto sotto una forma speciale, a cessione prolungata e controllata, che mantiene disponibile per la pianta, per un periodo di 10-12 settimane, una quantità costante di azoto. Questa formulazione ha il vantaggio di consentire di ridurre il numero di concimazioni, di fornire l'azoto alle piante in modo aderente alle esigenze, perché l'aumento di temperatura e di umidità che stimolano la crescita delle graminacee assecondano anche la cessione e la trasformazione del nutrimento azotato. Inoltre la completa utilizzazione, da parte delle piante dell'azoto reso disponibile, evita che vi siano dilavamenti del nitrato nel terreno sottostante e quindi il pericolo di inquinamento delle falde acquifere.
La figura seguente schematizza il comportamento del tappeto a seconda
del tipo di concime e del sistema di applicazione.
Un tappeto concimato con troppo azoto mostra un eccessivo allungamento
delle foglie, con tessuti teneri e poco resistenti alla siccità
ed al calore, un aumento della formazione del feltro, una scarsa resistenza
al calpestio, una maggiore sensibilità alle malattie e un ridotto
sviluppo delle radici. Un tappeto carente in azoto cresce lentamente, ingiallisce
e si dirada. E' possibile verificare se l'ingiallimento è provocato
da carenze di azoto o di altri elementi nutritivi che danno sintomi simili,
come zolfo, ferro e manganese ricorrendo all'analisi chimica delle foglie
od a una semplice prova. Su una parcella di tappeto applicare 4 g/mq di
azoto sotto forma di urea (8 g/mq) e su una altra 20 g di solfato di ammonio;
se entrambe inverdiscono, l'ingiallimento è dovuto a carenza di
azoto, se rinverdisce la seconda si tratta di carenza di zolfo. Se entrambe
le parcelle diventano ancora piu gialle, si proceda a distribuire ferro,
in caso negativo si irrori solfato di manganese a 5 g/l. I concimi specifici
contengono una quantità di zolfo sufficiente a compensare le esigenze
delle graminacee.
a) applicazione abbondante e poco frequente crescita intensa a flussi
separati da periodi di poca vegetazione
b) applicazioni piu frequenti: crescita ancora a flussi, sia pure
ravvicinati
c) applicazioni ridotte e molto frequenti: solo piccole fluttuazioni
di crescita
d) applicazione di azoto a cessione programmata: crescita costante
e) applicazioni molto frequenti ed eccessive: alla fine la crescita
viene ostacolata dall'insediamento di malattie e dall'eccesso di salinità.
Fosforo
Il fosforo è necessario per lo sviluppo precoce di un forte apparato
radicale, oltre che per il normale funzionamento del metabolismo della
pianta e il trasporto della energia. Il livello di fosforo del terreno
deve essere accertato al momento della preparazione mediante un'analisi
(metodo Olsen): contenuti di 12-15 ppm sono ade- guati per le graminacee,
8 ppm sono il minimo accettabile, 20 ppm indicano una riserva sufficiente
per alcuni anni. Se il terreno è scarso di fosforo al momento della
preparazione del terreno, distribuirne per costituire la riserva; in seguito
una applicazione annuale sempre dello stesso prodotto sopperisce alle perdite
dell'elemento legate alla rimozione dei residui di tosatura. Infatti il
fosforo si fissa facilmente nel terreno e non è soggetto a dilavamenti
se non nelle sabbie acide. Un eccesso di fosforo aggrava la crescita di
erbe infestanti, come la Poa annua, riduce la longevità della Festuca
ed induce la carenza di ferro.
Potassio
Il potassio è necessario per conferire resistenza alle malattie
ed al calpestio, per la formazione delle riserve di zuccheri a fine stagione,
per l'irrobustimento dei tessuti fogliari, per un'ottima crescita radicale
e per la regolazione del consumo di acqua. Al momento dell'impianto, un
livello adeguato di potassio scambiabile è pari a 90- 100 ppm per
un terreno limoso e a 120-180 per uno sabbioso. In generale i terreni hanno
sufficienti dotazioni di potassio; solo le sabbie impoveriscono lentamente
a causa di un modesto dilavamento. Nelle graminacee il potassio viene assorbito
in quantità quasi pari all'azoto, ma per il minore dilavamento e
la dotazione del terreno gli apporti, mediante il concime, devono essere
inferiori. La non rimozione dei residui di tosatura restituisce al prato
gran parte del potassio necessario. Le foglie delle graminacee contengono
azoto e potassio in un rapporto pari a circa 3:2 ; nei tappeti frequentemente
irrigati e tosati, il concime deve contenere i due elementi in un rapporto
simile.
Gli apporti di potassio sono importanti durante l'estate e l'autunno
per favorire la formazione di riserve di carboidrati e per mantenere più
verde la vegetazione nel periodo invernale.
Esigenze
Il fabbisogno di concime dipende dalla intensità dell'uso del
tappeto. I campi sportivi sono soggetti a danni meccanici, costipazione,
impiego in condizioni non ideali, per cui l'erba deve esprimere una crescita
rapida per recuperare i danni ed occupare le zone diradate; nello stesso
tempo però deve sviluppare un forte apparato radicale, per offrire
un adeguato ancoraggio ai piedi dei giocatori ed avere uno sviluppo espanso
ed omogeneo, non a ciuffi o assurgente. I tappeti dei golf devono essere
particolarmente omogenei, fitti e robusti in modo da non deviare il cammino
delle palline e offrire ancoraggio ai piedi dei giocatori; avere un colore
intenso, resistere bene alle malattie e mantenere una crescita costante
in tutta la stagione. Ai tappeti ornamentali si chiede invece di mantenere
una colorazione verde intenso e di sopportare bene gli stress da siccità,
calore, calpestio, agenti patogeni. Alle differenti caratteristiche di
impiego e alle varie esigenze corrispondono fabbisogni diversi di concime
nel corso delle stagioni. Il fabbisogno degli altri elementi nutritivi
è correlato ai rapporti di assorbimento da parte delle piante, ma
per le ragioni già richiamate le quantità da reintegrare
coi concimi sono piu ridotte che non l'azoto. Per il fosforo bastano 4-8
g/mq come P2O5; e per il potassio 8-16 g/mq come K2O.
Distribuzione
La distribuzione deve essere attivata in maniera uniforme mediante gli
appositi apparecchi distributori, manuali o meccanici. E' buona norma applicare
il concime in due passate incrociate a 90°C per avere una ripartizione
uniforme sul tappeto usando apposite attrezzature. Fare seguire una irrigazione
di almeno 10 mm di acqua.
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