Descrizione: pianta che forma dei cespi alti ramificanti,assai folti. Le foglie sono lineari-lanceolate
di colro verde chiaro, lunghe e sottili. I fiori sono piccolissimi di color giallo verdognolo riuniti in pannocchie.
La fioritura avviene in estate. La pianta può superare il metro di altezza.
Habitat: originario della Russia meriodionale, il dragoncello o Estragone si é fatto apprezzare per
il particolare sapore aromatico piccante. In Italia, per quanto non abbia raggiunto la fama che meriti, é
spesso coltivato negli orti.
Raccolta: si utilizzano le sommità fiorite e i rametti fogliari che vengono impiegati freschi per
aromatizzare arrosti ed insalate. A scopo terapeutico si può utilizzare fresco o essicato. Nel secondo si
consiglia di raccogliere la pinta prima della fioritura e di farla essicare in mazzatti tenuti in locale ombreggiato
e ventilato.
Avvertenze: controindicato alle donne gravide.
Caratteristiche: il dragoncello si é diffuso in Europa nel Medievo. All'inizio godette una certa
fama come pianta medicinale, in seguito le sue proprietà terapeutiche vennero dimenticate a vantaggio dell'aspetto
aromatioco. In realtà il drangoncello può essere impiegato per i suoi benefici effetti nei casi di
inappetenza, nelle digestioni lente e macchinose e contro il singhiozzo. L'infuso di drangoncello può essere
impiegato con qualche successo anche nei casi di reumatismi.
Curiosità: il drangoncello é assai apprezzato dai buongustai per l'aroma che apporta nelle
insalate, negli arrosti e nella preparazione di particolari salse. I teneri germigli s'immergono verdi nell'aceto
per renderne il sapore leggermente piccante. L'infuso di dragoncello, può esser impiegato per sciaquare
la bocca. Le foglie e le sommità servono per insaporare le pietanze, in particolar modo frittate e zuppe.
Portato in fusione nell'aceto con altre erbe aromatiche, come il timo ed il basilico, ne impreziosisce il sapore.
Proprio per queste proprietà é sovente coltivato negli orti.
Descrizione: pianta insettivora, presenta una rosetta di foglie basali dal cui centro si dipartono sottili
fusti fioriti, eretti. Le foglie sono dotate di lungho picciolo e laoro sommità é tondeggiante ricoperta
di ciglia ghiandolose, viscose, capaci di catturare gli insetti che vi si posano, ripiegandosi. I fiori sono piccoli
e bianchi riuniti in spighe. La fioritura avviene in estate. La pianta può raggiungere i 25 centimerti di
altezza.
Habitat: la drosera si rinviene nei luoghi paludosi, negli sfagni e nelle tortiere del Centro e Nord Italia,
dal piano alla montagna.
Raccolta: si impiega la parte aerea della pianta raccolta in estate fresca o essicata in luogo ombroso e
ventilato.
Avvertenze: la linfa delle foglie a contatto con la pelle può causare arrossamenti e infiammazioni.
Caratteristiche: la drosera é una pianta insettivora che cattura gli insetti con le ciglia viscose
e li digerisce disgregandoli con processi enzimatoci. La pianta é conosciuta anche con il nome di Rosolida.
La drosera ha proprietà antisettiche, bechiche e antispasmodiche.
Curiosità: la drosera non trova impigo in cucina. Nella cosmesi popolare il suo succo fresco viene
appilicato sulle verruche per farle regredire. Si tenga presente però che il suo uso può provocare
arrossamenti e infiammazioni della pelle. Come molte piante carnivore la drosera é una pianta singolare.
Essa si rinviene lungo i margini delle paludi e difficilmente l'inesperto riesce a distinguere tra le molte erbette
le sue foglie dalla forma simile ad un cucchiaio ricoperto da una fitta peluria. La drosera attira a sé
insetti che restano invischiati nella secrezione da essa emanata diventando cibo di questa "crudele"
pianticella.
Descrizione: pianticella alqualto ramificata. Le foglie hanno forma lineare-lanceolata, con bordo ripiegato
all'ingiù verso terra. I fiori di colore giallo chiaro, sono formati da numerosi capolini disposti in capolini.
La fioritura avviene in estate. La pianta raggiunge i 30 cm. di altezza.
Habitat: l'elicrisio cresce spontaneamente soprattutto nell'Italia Centro-Meridionale. Predilige i luoghi
aridi e rocciosi, le zone marittime, le pietraie. Tavolta forma macchie colorate. E' diffusi dal piano al monte.
Raccolta: si utilizzano le sommità fiorite all'inizio della fioritura. Esse vengono legate in mazzi
lenti e poste ad essicare in luogo ombreggiato e ventilato.
Avvertenze: nessuna in particolare.
Caratteristiche: questa utile pianticella che si rinviene nei luoghi aridi e pietrosi, cela proprietà
salutari che la rendono apprezzata contro le bronchiti, l'asma la gotta, la tosse. L'infuso di questa pianta é
utile anche nei casi di varici, cattiva circolazione e forme reumatiche.
Curiosità: l'elicrisio non trova impiego in cucina. In campo cosmetrico il decotto preparato con
l'elicriso protegge la pelle dai raggi solari e si può preparare n bagno tonificante e decongestionante
della pelle irritata.
Descrizione: ha fusto robusto ed eretto. Le foglie basali sono alquanto grandi dentate e picciolate,
quelle superiori sono più piccole e prive di picciolo. I fiori di color giallo raccoliti in capolini, sono
riuniti in cormibi. La fioritura avviene in etate. La pianta può essere superiore i 2 metri di altezza.
Habitat: un tempo coltivata per le proprietà medicinali, raramente inselvatichita. Cresce nei luoghi
freschi ed umidi, in vicinanea delle siepi, presso fossati, al limitare dei boschi. Non molto frequente in Italia,
é diffusa dal piano alla collina.
Raccolta: si utilizza la radice tagliata a pezzi ed essicata al sole.
Avvertenze: nessuna in particolare.
Caratteristiche: dell'enula campana solo la radice dimostra particolari proprietà salutari. Tra i
suoi costituenti ricordiamo un olio volatile, elernina, alantolo, inuina, resina ecc. Le principali proprietà
medicinali della piana sono bechiche, stomatiche, diuretiche. Come bechico sono molto note le proprietà
espettoranti e quelle calmanti della tosse e degli spasmi bronchiali.
Curiosità: un tempo era celebre il vino d'enula che si preparava aggiungendo nel mosto o nel vino
la radice delle piante. A esso venivano attribuite proprietà terapeutiche. L'enula campana era conosciuta
fin dall'antichità e veniva utilizzata per combattere le affezioni polmonari. La pianta possiede anche modeste
proprietà vermifughe. L'inulina, una principio attivo in essa contenuto, viene utilizzato per la confezione
di prodotti dietetici.
Descrizione: arbusto nano, contorto, dai rami ascendenti. Le foglie sono perisistenti, minuscole e lineari.
I fiori, riuniti in grappoli, hanno un colore rosa carnicino. La fioritura avviene in estate-autunno. La pianta
può superare i 70 cm d'altezza.
Habitat: diffuso nei terreni acidi e magri, nelle radure dei boschi di conifere, l'erica é comune
nelle Alpi e negli Apennini fin oltre i 2000 metri d'altezza.
Raccolta: si utilizzano le sommità fiorite e le foglioline. La pianta va impiegata fresca.
Avvertenze: nessuna in particolare.
Caratteristiche: detta volgarmente anche Brugo o Grecchia, l'erica é un suffrutice tipico dei terreni
magri e acidi delle nostre colline e montagne. A scopo diuretico
Curiosità:
Descrizione: albero d'alto fusto con corteccia grigio chiara, fusto eretto legno bruno-rossastro. Ha
foglie opposte, ovali,, biancastre, cerose, senza picciolo negli alberi giovani; picciolate, alterne, lucenti,
pendule e falcate negli alberi adulti. I fiori sono singoli di colore biancastro racchiusi in un opercolo, posti
in prossimità dell¹ascella foliare. La fioritura si protrae dalla primavera all¹estate. Nelle
nostre zone l¹eucalipto raggiunge i 30-35 metri d¹altezza.
Habitat: originario dell¹Australia, dove esistono esemplari superbi, l¹eucalipto si è bene
adattato alle costiere mediterranee occupando un¹area che va dal mare fino alla collina.
Raccolta: si utilizzano le foglie colte da piante adulte in estate e conservate in contenitori chiusi dopo
una rapida essiccazione.
Avvertenze: l¹essenza di eucalipto è tossica e si usa solo a piccole dosi dietro prescrizione
medica.
Caratteristiche: Dalle foglie dell¹eucalipto si ricava un olio essenziale dall¹aroma fortemente
aromatico impegato in farmacia per le virtù balsamiche, fluidificanti, espettoranti, antisettiche. L¹infuso
di eucalipto e le inalazioni si consigliano nelle affezioni asmatiche, nei catarri bronchiali, nelle pleuriti,
nelle bronchiti, nella tosse e nella sinusite. Inoltre l¹eucalipto svolge anche una buona attività
sudorifera, febbrifuga e vermifuga ed è un discreto stimmolatore del sistema nervoso.
Curiosità: l¹eucalipto in cucina può essere utilizzato per preparare una grappa e nel
campo della cosmesi trova impiegeo come decotto per rilassare i piedi stanchi. Eccellenti le proprietà salutari
ha anche il bagno di eucalipto.
Descrizione: pianticella dalla forme e dalle dimensioni mutevoli, l'eufrasia possiede un piccolo fusto
eretto, ramificato. L foglie inferiori sono opposte ovate, con bordo dentato. I fiori sono di color bianco con
sfumature violette e parte centrale gialla. La fioritura va dall¹estate all¹autunno. La pianta può
raggiungere i 30 centimetri d¹altezza, ma sovente ha dimensioni minime, anche inferiori ai 10 centimetri.
Habitat: pianta talvolta semiparassita di alcune erbacee, si rinviene nei prati e nei pascoli dell'Itlia
Centro-Settentrionale, dalla pianura fino ad altitudini superiori ai 2500 metri.
Raccolta: si utilizza l'intera pianta raccolta alla fioritura e fatta velocemente essiccare in un locale
fresco e ombroso.
Avvertenze: nessuna in particolare.
Caratteristiche: L'eufrasia annovera numerose specie dalle caratteristiche mutevoli. Conosciuta fin dall¹antichità,
la pianta si fa apprezzare soprattutto per le capacità di calmare le irritazioni agli occhi e rinvigorire
la vista.
Curiosità: in cucina non trova particolari impieghi. L¹infuso può essere utilizzato per
preparare un bagno tonificante. Il primo approccio che l'uomo ebbe con quest'erba fu prbabilmente un fatto simpatico.
Osservando la forma delle foglie e dei fiori, della pianta stessa, il primitivo ne associò l¹aspetto
a quello della parte del corpo sofferente. Fu così forse che i timidi fiori ciliati dell'eufrasia rivelaro
le loro proprietà.
Descrizione: in primavera la pianta emette dal rizoma dei fusti fioriferi ricoperti di di scquame, cotonosi.
Le foglie basali sono piuttosto grandi, cuoriformi, glabre nella pagina superiore, cotonose in quella inferiore,
con margine rozzamente dentato. Esse spuntano solo dopo che la pianta ha fiorito. I fiori sono di colore giallo
paglierino intenso. La fioritura avviene a fine inverno, inizio primavera. La pianta è alta 20-30 centimetri.
Habitat: pianta piuttosto comune, si rinviene nei terreni umidi e in quelli fangosi e acquitrinosi sia in
pianura che in montagna.
Raccolta: si utilizzano i fiori colti all¹inizio della fioritura e le foglie giovani colte in primavera.
Possono essere impiegate anche le radici.
Avvertenze: se ne sconsiglia l¹uso prolungato. Filtrare accuratamente i preparati.
Caratteristiche: erba perenne facilmente rinvenibile lungo i ruscelli, nei terreni smosi e negli incolti,
la farfara contiene sostanze amare, mucillagini,, saponine, tannini, un olio essenziale e discrete quantità
di sali minerali. La droga, dal sapore amarognolo, ha proprietà espettoranri e antinfiammatorie si usa dunque
per combattere le affezioni delle vie respiratorie, i raffreddori e le bronchiti.
Curiosità: in cucina la farfara trova solo qualche impiego sporadico di nessuna importanza. Le foglie
essiccate, invece, possono essere fumate per combattere l¹asma. Il succo serve a combattere il catarro bronchiale
dei fumatori.
Descrizione: pianta dotata di fusto scaglioso, cavo all'interno. Le foglie sono di colore verdastro,
lanuginose nella parte inferiore, grando, dotate di lungo peduncolo, ovato-cordate, con dentatura irreegolare.
Esse si sviluppano a fioritura avvenuta. I fiori sono rosei, riuniti in spighe apicali. La fioritura avviene in
primavera. La pianta può ragguingere il metro d'altezza.
Habitat: Frequente lungo i bordi dei ruscelli e dei fiumi, dei fossati, nelle zone umide delle Alpi e degli
Appennini. E' diffusa dalla pianura alla montagna.
Raccolta: si utilizzano i fiori e le foglie raccolti in primavera e le radici.
Avvertenze: nessuna in particolare.
Caratteristiche: pianta che non si può fare a meno di notare allorché si passeggia lungo i
torrenti alpini a causa delle enormi foglie che numerose accompagnano il corso dei ruscelli, il farfaraccio si
riconosce con facilità anche per il caratteristico colore grigiastro evidenziato dalle foglie sulla pagina
inferiore. La pianta contiene oltre che a mucillagini e resine un principio terapeutico di nome petasina il quale
sembra possedere discrete qualità. Per uso esterno le grandi foglie vengono usate, tritate o intere per
alleviare bruciature ed infiammazioni. Le foglie fresche tritate possono essere applicate, unitamente al succo,
sulle piaghe. L'infuso, invece, viene utilizzato nei casi di tosse come espettorante e per cmbattere le forme bronchiali.
Curiosità: in cucina il farfaraccio non trova applicazione, mentre le foglie si possono applicare
sul viso perfettamente pulito per combattere gli arrossamenti della pelle. L¹appellativo petasites che gli
viene attribuito, deriva dal nome di un cappello alla cui forma richiamano le grandi foglie cuoriformi della pianta.
Descrizione: ha fusto eretto, ramificato. Le foglie bi-tripennate hanno lobo filiformi e sono attaccate
al fusto mediante una guaina. I fiori sono di color giallo riuniti in vistose ombrelle apicali. La fioritura avviene
in estate. I frutti sono di colore scuro, scanalati. La pianta può superare il metro e mezzo d¹altezza.
Habitat: il finocchio selvatico ama le colline esposte al sole, i luoghi asciutti, le regioni costiere e
sub-montane dell'Italia Centro-Meridionale. Più raro nell'Italia Settentrionale.
Raccolta: si utilizzano le foglie fresche. I frutti si raccolgono a fine estate. Raramente si utilizza la
radice essiccata colta alla fine del primo anno.
Avvertenze: rispettare scrupolosamente le dosi prescritte.
Caratteristiche: il finocchio, pianta assai usata nelle regioni mediterranee per aromatizzare carni e pietanze,
oltre sali minerali e vitamine, contiene un¹essenza, l¹anetolo, che si concentra in particolar modo nei
semi e favorisce la digestione. Le sue proprietà sono varie: tra queste ricordiamo che l'infuso stimola
la secrezione lattea nelle puerpere e riduce la sensazione di nausea.
Curiosità: oltre ad aromatizzare carni e pietanze con il finocchio si confeziona un eccellente liquore
carminativo e diuretico. I frutti di finocchio pestati ed uniti ad argilla verde ventilata serveono per preparare
un dentifricio che rinfresca l¹alito e rinforza le gengive.
Descrizione: pianta dal fusto eretto, ramoso, ricoperto da una breve peluria. Le foglie superiori sono
di forma lineare lanceolata, quelle inferiori sono pennatopartite. Hanno colore verde-grigiastro I fiori sono dei
capolini terminali di un bel blu intenso. La fioritura avviene in primavera-estate. Il frutto è un achenio
di colore biancastro. La pianta può raggiungere i 70 centimetri d¹altezza.
Habitat: il fiordaliso è un'infestante del frumento e dei cereali. I suoi fiori blu contrastano piacevolmente
con il rosso acceso dei papaveri ai quali spesso si accompagna. Frequente anche nei prati, il fiordaliso è
diffuso dalla pianura alla montagna.
Raccolta: si raccolgono i fiori e le parti aeree della pianta. La pianta va fatta essiccare in luogo ventilato
ed ombroso.
Avvertenze: nessuna in particolare.
Caratteristiche: questa pianticella, intensamente colorata, dimostra discrete proprietà terapeutiche.
In particolare il fiordaliso si impiega per uso esterno per combattere congiuntiviti e per tenere riposati gli
occhi. L'infuso può essere impegato nelle leggere infiammazioni. Il decotto, invece, dimostra proprietà
depurative e diuretiche.
Curiosità: in cucina il fiordaliso non trova impiego mentre in campo cosmetico può essere
usato per tonificare le pelli delicate. Nei rimedi popolari l'infuso di fiordaliso era consigliato nei casi di
forfora e per dare maggior lucentezza ai capelli grigi.
Descrizione: pianticella dotata di rizoma dal quale si dipartono stoloni superficiali pelosi dotati solo
per il primo anno di foglie. Queste sono picciolate, composte da tre foglioline ovate con margine seghettato e
peli lucenti. I fiori, di colore bianco, appaiono il secondo anno. La fioritura avviene in primavera-estate. Il
falso-frutto, detto comunemente fragola, è un ricettacolo polposo, ovoidale, di color rosso acceso. La pianta
è alta circa 20 centimetri.
Habitat: predilige le radure di montagna, i boschi, le siepi. Frequente nelle zone alpine fino ai 1500 metri
d¹altezza.
Raccolta: si utilizzano le foglioline tenere raccolte in primavera, i frutti maturi ed il rizoma raccolto
prima che germogli.
Avvertenze: sconsigliata ai diabetici, ai sofferenti di eczema e di orticaria. Non consumare in caso di
allergia.
Caratteristiche: quest'umile pianticella di bosco apprezzata per la caratteristica massarella prelibata
che reca sulla sua superficie i veri frutti della pianta, cela in sè proprietà salutari spesso ignorate
da quanti mirano alle sole delizie esteriori. La pianta, infatti, non è solo ricca di sapore, ma fornisce
discrete percentuali di vitamina C, B1 e B2, di sali minerali e proteine. Foglie e radice, inoltre, contengono
la fragarina, una sostanza dalle proprietà astringenti. L'infuso di foglie è anche un ottimo diuretico
e depurativo.
Curiosità: nella tradizione popolare la fragola era fatta oggetto di virtù magiche. In particolare
per evitare il morso dei serpenti, si doveva raccogliere le foglie il 24 giugno (magico giorno di San Giovanni
Battista), farle essiccare al sole e confezionare con esse una cintura. Nessuna serpe avrebbe osato avvicinare
uomo o donna così conciati.
Descrizione: elegante albero dalla scorza grigia, liscia nei soggetti giovani, screpolata in quelli più
vecchi. Il tronco è eretto e porta robusti rami con evidenti gemme di colore nero. Le foglie, dotate di
peduncolo, sono opposte, imparipennate recanti 9-15 foglioline lanceolate a margine seghettato, di color verde
intenso nella pagina superiore e più chiare in quella inferiore. I fiori poco appariscenti, bruno-rossastri,
sono riuniti in pannocchie. La fioritura avviene in primavera. Il frutto reca un unico seme alato. La pianta può
raggiungere i 30 metri d'altezza.
Habitat: il frassino cresce spontaneo nelle zone collinari e boscose dell'Italia Centro-Settentrionale.
Predilige i terreni freschi e fertili. e' diffuso dalla pianura fino alla prima montagna.
Raccolta: si utilizza la corteccia asportata dai rami di 2-3 anni a primavera e le foglie raccolte a fine
primavera-estate, fatte essiccare senza peduncolo e i semi.
Avvertenze: nessuna in particolare.
Caratteristiche: la corteccia e le foglie del frassino hanno proprietà diuretiche, lassative e inoltre
vengono utilizzate per curare i dolori reumatici e per combattere il colesterolo. Il decotto di corteccia è
un eccellente febbrifugo.
Curiosità: in campo estetico il decotto di frassino può essere utilizzato per detergere pelli
grasse e i punti neri. Il legno di frassino, di colore chiaro, è ottimo per lavori di falegnameria. E' alquanto
duro ed elestico e un tempo veniva molto utilizzato per fare mobili e sci. In epoca pagana era un albero sacro
e come tale veniva venerato. Le popolazioni del Nord-Europa lo stimavano al punto da credere che l'uomo fosse stato
originato dal suo legno.